sabato 22 settembre 2012

Adunanza e Confusione

Da indipendentista non posso restare indifferente a certe parole ed a certi fatti.
Fatti? Mi sa che ho usato la parola sbagliata, parliamo di parole, aspettando i fatti.

A Tramatza si incontrano movimenti di protesta ed alcuni movimenti indipendentisti, questo è un fatto; si riuniscono pensando ad un cartello elettorale che dovrebbe arrivare, in Sardegna, al 15%, così dice Gavino Sale. Viene rilanciata la questione Zone Franche che non mi ha mai convinto molto ma può sempre essere un termine di confronto con lo stato italiano, un altro gradino, non si sa mai.
Ma l'Irs non stava trattando col centrosinistra?
Franciscu Sedda incontra Silvio Lai, così... per caso: altro fatto.

Paolo Maninchedda espone la tesi di Nuoro per il Psd'Az. Non ho ancora capito perché ogni sezione fa una tesi, le uniscono e presentano tutti assieme delle candidature a listino. Normalmente una tesi in un partito corrisponde ad una candidatura ma in Sardegna siamo molto creativi e il Psd'Az non fa eccezione.
C'è anche da dire che in Sardegna se fai due tesi con due candidati dopo rischi di avere due partiti.
Paolo Maninchedda parla di tante cose, molte da me condivise, tra cui questa "adunanza", un termine evocativo, un po' militaresco.
Chi farebbe parte di questa adunanza e perché?
A breve ci saranno le politiche italiane, che sono una certezza, ma si parla insistentemente anche delle regionali sarde, che per un indipendentista sono le elezioni nazionali sebbene la regione non abbia le competenze di uno stato.
E così la federazione del Psd'Az di Nuoro dichiara di volere l'uscita dalla maggioranza; stiamo a vedere, fra pochi giorni c'è il congresso del Psd'Az, usciranno?
L'uscita del Psd'Az non è sufficiente a far cadere Cappellacci, ci vuole pure l'UDC di Oppi.
A mio avviso la parte più importante del discorso di Paolo Maninchedda è una ed una sola: si candida a Presidente della Regione, e vuole farlo attraverso primarie, quindi, facendo due più due, attraverso un'alleanza con il PD; finora non ho visto altre primarie.
Ma Bustianu, l'unico leader di partito indipendentista nominato, nello statuto di Sardigna Natzione, ha scritto che loro con i partiti italiani non ci vanno, e bisogna dargliene merito.

Paolo Maninchedda allora mi porta al dubbio, ovvero, qual'è la strategia?
Ritrovare credibilità con un blocco nazionale alle politiche italiane per poi farsi appoggiare alle primarie del centrosinistra?
Può essere ma a tratti mi sembra una strategia a dir poco ardita; se ci riesce potrebbe ricevere il mio consenso, preferisco un indipendentista scaltro ad un qualsiasi unionista anche se sono molto scettico sul tutto.

Spero che al congresso il Psd'Az spieghi cosa intende realmente per adunanza. Continuo ad augurarmi qualcosa di nuovo e un partito che si faccia realmente carico della necessità storica dell'indipendenza della Sardegna, andando contro tutti i partiti italiani. Quando questo obiettivo sarà chiaro, darò il mio contributo, se serve, anche se si tratta di pochi voti; praticamente ciò che stanno facendo i Baschi, i Catalani e gli Scozzesi, nazioni già compiute a cui noi dobbiamo guardare con interesse e speranza.
Ieri si festeggiava l'indipendenza di Malta, 400.000 abitanti e cinque eurodeputati, che a breve saranno sei. Noi siamo sempre qui, ai margini delle decisioni, della politica vera, nella continua richiesta di soldi a Roma. Un po' vittime ma anche in buona parte colpevoli del nostro destino nella storia dei popoli.

Sotto il video della presentazione di Paolo Maninchedda della tesi della federazione di Nuoro per il Congresso del Psd'Az. Questo è il link della seconda parte: http://youtu.be/ElyfbeF-rJY



































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